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Piombino e Val di Cornia si guardano allo specchio per delineare un futuro sospeso fra Toscana e Mediterraneo

Data pubblicazione: 05.09.2012
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La Scuola Superiore Sant’Anna, in particolare l’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) e l’Istituto di Management, danno inizio a un progetto interdisciplinare di ricerca, promosso insieme alle Amministrazioni comunali di Piombino, di Campiglia Marittima, di San Vincenzo, di Suvereto e all’Autorità Portuale di Piombino, per delineare una prospettiva di sviluppo complessivo. Tale realtà territoriale, la Val di Cornia, rappresenta infatti un caso di particolare complessità e, al tempo stesso, di eccezionali potenzialità per una ricerca di carattere interdisciplinare, presentando vocazioni differenti e anche potenzialmente in conflitto.

Appare particolarmente sentita l’esigenza, da parte delle Istituzioni e degli imprenditori, di approfondire il significato di concetti legati, da un lato, alla sfida della convivenza (identità, partecipazione, coesione sociale) e, dall’altro, di quelli coinvolti nella sfida dello sviluppo (occupazione, deindustrializzazione o nuova industrializzazione, sostenibilità). Su simili versanti saranno impegnati i ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna, all’interno di un programma che si annuncia impegnativo, ma promettente sul piano scientifico come su quello delle politiche pubbliche che si auspica di contribuire ad innescare.

Il progetto durerà 14 mesi, impiegando numerosi docenti e ricercatori e prevedendo un costo complessivo di 210mila euro di cui 147mila proverranno dal finanziamento da parte delle realtà coinvolte. La direzione scientifica del progetto è affidata ad Anna Loretoni, docente di Filosofia politica dell’Istituto Dirpolis, e a Nicola Bellini, docente di Economia e Gestione delle Imprese dell’Istituto di Management. Il coordinamento è affidato ad Alberto Pirni, ricercatore di Filosofia politica all’Istituto Dirpolis.

La domanda fondamentale del programma di ricerca riguarda l’intreccio tra dinamiche identitarie ed economiche e cerca di capire in che modo, in questo intreccio, si possano individuare motivi di crisi di una comunità locale oppure vi si racchiudano potenzialità di rinnovato sviluppo che possono essere sviluppate in un prossimo futuro. Sotto questo profilo, il Comune di Piombino e l’area dei Comuni della Val di Cornia costituiscono un’occasione per mettere alla prova una strategia di ricerca che sappia tenere insieme istanze teoriche, proprie della filosofia politica e sociale, unendole a possibili scenari e strategie di sviluppo economico.

Piombino è la più piccola realtà territoriale italiana, e una delle più piccole in Europa e nel mondo, ad avere ospitato al suo interno un comparto siderurgico di dimensioni particolarmente significative, circa mille ettari. Si tratta, in valori assoluti, del secondo insediamento siderurgico italiano che, anche alla luce della crisi mondiale dell’economia reale e finanziaria, attraversa un importante bisogno di “riconversione” del proprio futuro, con la mente rivolta soprattutto alle giovani generazioni di lavoratori e famiglie del Comune della Val di Cornia.

Ma Piombino è anche una realtà portuale importante, al crocevia di significativi scambi nel Mediteraneo che rischiano, se non riconfigurati, di restare confinata ad un ruolo di minore interesse imprenditoriale e di conseguente rilevanza in termini di occupazione. Inoltre, l’area vasta in cui è inserita Piombino presenta un’attrattività turistica e imprenditoriale di chiara eccellenza e pregevole varietà, che necessita di essere ridefinita nelle sue opportunità, cercando di contribuire alla sostenibilità di un percorso di sviluppo, in tutto o in parte sostitutivo rispetto a quello manifatturiero e industriale.

I principali settori al centro dell’analisi dei processi in corso saranno soprattutto tre: il sistema di parchi, naturalistici e archeologici, che costituisce un unicum a livello nazionale sotto il profilo della tutela, della gestione e della valorizzazione; il settore del termalismo, pensato dal punto di vista delle sue opportunità turistiche e ricettive, nonché da quello di una migliore integrazione nel sistema sanitario; il settore agricolo, con particolare riferimento alla filiera produttiva, trasformativa e conserviera, che già oggi insiste su una larghissima fascia territoriale della Val di Cornia. Si tratta di tre direzioni tematiche ricche di potenzialità per una nuova e rinnovata imprenditorialità e caratterizzate da altrettanto promettenti ricadute occupazionali.

Di seguito, le dichiarazioni dei partecipanti alla conferenza stampa di presentazione del progetto, tenutasi presso la Scuola Superiore Sant'Anna il 5 Settembre.

Anna Loretoni (Scuola Superiore Sant’Anna, Direzione scientifica)
“Il progetto con il Comune di Piombino rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni universitarie ed enti locali, tra ricerca e governo locale. In questo progetto la ricerca teorica si mette alla prova, sperimentando sul campo la propria capacità di analisi, di valutazione e di individuazione di nuovi scenari economici, sociali e identitari. È inoltre importante ricordare che al progetto lavoreranno non soltanto docenti della Scuola Superiore Sant’Anna afferenti a diversi ambiti disciplinari, ma anche giovani ricercatori e ricercatrici”.

Nicola Bellini (Scuola Superiore Sant’Anna, Direzione scientifica)
“Lavorare ai temi dello sviluppo economico di Piombino e della Val di Cornia è sicuramente una sfida di grande impegno, perché in quel territorio si riassumono molti dei problemi ma anche delle opportunità di questa difficile fase dell’economia italiana. L’auspicio è di realizzare un lavoro che sappia interpretare il dinamismo di quel territorio”.

Alberto Pirni (Scuola Superiore Sant’Anna, Coordinamento)
“Il progetto rappresenta per noi una vera e propria sfida scientifica: si tratta di indirizzare verso un unico oggetto di ricerca focus disciplinari anche molto differenti, che vanno dalla filosofia sociale all’urbanistica, dall’economia all’architettura, dagli studi di genere e sull’ambiente alla statistica. L’obiettivo finale coincide e interpreta con una delle vocazioni di fondo della Scuola Superiore Sant’Anna: realizzare ricerca applicata, in questo caso, ad un territorio di indubbia attrattiva e dalle enormi potenzialità. Siamo dunque fiduciosi e motivati a fare del nostro meglio. Daremo inoltre conto periodicamente, a mezzo stampa, dei risultati che la ricerca andrà realizzando”.

Gianni Anselmi (Sindaco di Piombino)
“La fase di transizione che stiamo vivendo ci costringe a ragionare inevitabilmente di prospettive e di nuovi scenari e ad avviare una riflessione che, sulla base di dati scientifici, valuti, approfondisca e avvicini le linee di sviluppo future alle specificità locali, per aprire nuovi orizzonti produttivi. Il progetto di ricerca della Scuola superiore Sant’Anna va proprio in questa direzione. Si tratta di una partnership intorno a un progetto che si propone di affrontare temi divenuti fondamentali per il territorio, in maniera interdisciplinare, partendo dal presupposto che la generazione e il trasferimento delle conoscenze sono fondamentali per promuovere qualsiasi pratica innovativa, per accrescere la competitività dei territori e dunque assicurare una prospettiva sostenibile alle nuove generazioni”.

Rossana Soffritti (Sindaco di Campiglia Marittima)
“La Val di Cornia, nel suo insieme, oggi ha estremamente bisogno di conoscere a fondo la propria realtà economico-sociale e di definire ipotesi di sviluppo. Soltanto l’approfondimento di certe dinamiche e un'analisi della realtà attuale può consentirci, per ciò che ci compete ,di fare le scelte migliori per la collettività. L'opportunità di collaborare con la Scuola Superiore Sant'Anna e di avvalersi delle sue alte professionalità sarà una vera occasione di studio e confronto delle tante sfaccettature della nostra zona per poter coglierne al meglio le potenzialità”.

Michele Biagi (Sindaco di San Vincenzo)
“Questo progetto rappresenta un’altra occasione importante per la Val di Cornia, occasione creata dalle istituzioni locali in un momento difficile dal punto di vista economico e sociale. Anche nella nostra regione si sta procedendo ad una riorganizzazione dei livelli istituzionali e i comuni della Val di Cornia, al di là dei loro confini, confermano di procedere uniti per pianificare il futuro del territorio dimostrando che, in un momento così particolare, l’impegno delle istituzioni è rilanciare strategie di sviluppo socio-economico attraverso processi di innovazione e riconversione”.

Mauro Pioli (Sindaco di Suvereto)
“E' importantissimo che il territorio si interroghi in maniera scientifica con l'obiettivo di costruire un percorso innovativo e reale. In particolare, credo che l'agricoltura rappresenti uno dei pilastri dell'economia della Val di Cornia, sulla quale indagare per comprendere le azioni da intraprendere in sinergia con tutte le potenzialità e vocazioni del territorio”.

Luciano Guerrieri (Presidente dell’Autorità Portuale di Piombino)
“I prossimi anni saranno decisivi per il porto di Piombino e per il sistema portuale amministrato che comprende Portoferraio, Rio Marina e Cavo. Con l'avvio dei lavori del primo banchinamento della Variante II di Piano Regolatore Portuale e del completamento della pianificazione strategica prevista dal nuovo Piano, che consentirà di appaltare nuove ed importanti infrastrutture, il porto di Piombino entra in una fase di grandi realizzazioni durante la quale potrà conseguire gradualmente migliori fattori di competitività. Per questi motivi, è fondamentale riconfigurare il suo ruolo per evitare il rischio di una sua marginalizzazione all’interno di ciò che di nuovo sta emergendo al di là della sponda europea”.

Riferimenti:
Alberto Pirni (Scuola Superiore Sant’Anna): tel. 050/883324; 340/1063420; a.pirni@sssup.it
Monica Pierulivo (Comune di Piombino): tel. 056/563357; mpierulivo@comune.piombino.li.it